Il teatro vive nel rapporto attori-spettatori: l’esemplare, “meravigliosa” Ermanna Montanari Se c’è un fondamento oramai innegabile e irrinunciabile nella cultura teatrale del Novecento europeo esso è quello enunciato, sperimentato, teorizzato da Jerzy Grotovski: il teatro si fonda innanzi tutto sul rapporto diretto fra l’attore e lo spettatore, e tutto il resto, pur importante, è complemento. …
PROPOSTA DI UN PICCOLO “MANIFESTO” PER LA SOPRAVVIVENZA DEL TEATRO In balìa dello spirito malefico del tempo attuale, voglio mettere in relazione mie recenti esperienze di spettatore con alcuni passi scritti dal nostro più grande drammaturgo del Novecento, Luigi Pirandello. Parto da quest’ultimo, citando un passaggio dal suo saggio introduttivo in Storia del teatro italiano, …
Visita a Fadin: nel Theatrum mundi di Eugenio Montale Come già osservai, non poche stagioni fa, nel secondo capitolo del mio L’atelier di Montale, Roma, Edizioni dell’Ateneo, 1990 (pp 44-52), Visita a Fadin viene a costituire un momento chiave nello svolgimento dell’opera montaliana, un punto nodale da cui dipartono alcune direttrici di ordine sia espressivo …
Rileggendo i versi di Dacia Maraini fra teatro e poesia Nel 1998 venne pubblicata un’antologia delle poesie di Dacia Maraini, Se amando troppo (Milano, Rizzoli, 1968), un macrotesto vero e proprio, essendo stata compiuta la scelta dei componimenti dall’autrice stessa, che li accorpò in varie sezioni, ma non in ordine cronologico, né in ordine rigorosamente …